Pesaro Capitale della Cultura

Pesaro Capitale della Cultura

Sabato 20 gennaio è stata una giornata di grande importanza per Pesaro e per tutta la Regione Marche. È stata ufficialmente presentata Pesaro come Capitale della Cultura 2024. L’evento di presentazione è stato condotto da Paolo Bonolis e ha visto la partecipazione illustre del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha aggiunto un tocco di prestigio all’occasione.

L’evento ha anche visto la partecipazione del consigliere nazionale per l’UNPLI Marche, Pierpaolo Diotalevi, che ha portato il sostegno e gli auguri dell’associazione. Non solo, presente il comitato provinciale Unpli Pesaro Urbino con molti esponenti delle loro pro loco e ovviamente ha presenziato all’evento, l’immancabile consiglio direttivo dell’UNPLI Marche.

Per l’UNPLI Marche, questo riconoscimento è un onore particolare. Quest’anno, nelle tessere Pro Loco di tutta Italia, spiccano le foto della suggestiva regione Marche, un segno tangibile dell’importanza che questa terra ricopre nel contesto culturale nazionale.
Fondamentale per questo processo il contributo delle Pro Loco, che hanno svolto un ruolo cruciale nel raggiungimento di questo prestigioso risultato. Le Pro Loco non sono solo custodi della cultura locale, ma sono anche motori di iniziative che promuovono l’identità e le tradizioni delle comunità che rappresentano.

Molto toccanti le parole del Nostro Presidente Regionale, Francesco Acquaroli, “Una giornata importante, un lavoro che è stato riconosciuto alla città di Pesaro, un gioco di squadra da cui prendere spunto ed esempio e su cui costruire una sinergia per ridare nuova linfa a questi territori. Un’opportunità che aiuta a rilanciare lo sviluppo economico e sociale necessario a rigenerare la nostra regione, partendo dalla cultura come testimonianza per le nuove generazioni che hanno bisogno di punti di riferimento forti. È il raggiungimento di un obiettivo comune e anche uno stimolo per promuovere un percorso già avviato di rilancio dei nostri territori bellissimi”.

Non è stata solo una festa, ma anche un modo per riconoscere quanto la nostra regione ami la cultura. E’ iniziato un nuovo e emozionante capitolo per il nostro territorio, pronto ad aprirsi al mondo felice di condividere il suo tesoro culturale con tutti.